Nella notte dell’11 giugno è stato siglato l’accordo tra le organizzazioni imprenditoriali e sindacali del settore del credito e i commissari di nomina Bankitalia per l’avvio di 446 lavoratori del Gruppo Delta al “Fondo di solidarietà e sostegno al reddito” e in particolare alla Sezione Emergenziale.
L’intesa, secondo i sindacati, ha permesso di trovare le soluzioni idonee a contenere l’impatto sociale e a tutelare i lavoratori del Gruppo Delta. In particolare ha saputo individuare, in un quadro complessivo di tutele, percorsi, modalità e tempistiche in grado di garantire l’accesso all’ammortizzatore sociale di sistema recentemente implementato della Sezione Emergenziale, in grado di garantire un’indennità fino all’80% dell’ultima retribuzione in favore di giovani lavoratori messi in mobilità a seguito di situazioni di crisi aziendali.
Le organizzazioni sindacali auspicano ora a una ricollocazione di questi lavoratori sia con l’acquisizione di asset produttivi, sia con l’assunzione del personale messo in mobilità.
L’accordo Delta ha riaffermato, sottolineano i sindacati, il “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del Credito” quale principale strumento idoneo a fronteggiare la critica situazione degli esuberi.
Inoltre, tale accordo individua anche le soluzioni utili a far coincidere i tempi di partenza del Fondo Emergenziale, dell’accordo di ristrutturazione dell’art. 182-bis l. fallimentare sia con le graduali uscite dei lavoratori che con le limitate disponibilità economiche del Gruppo.
Nel dettaglio, l’accordo Delta ex art. 18 del ccnl disciplina, tra le altre cose, gli strumenti di gestione delle ricadute sul personale; la corresponsione dell’indennità sostitutiva del preavviso; migliori garanzie per le lavoratrici in regime di tutela per maternità; erogazioni “straordinarie” per i lavoratori a tempo determinato e gli apprendisti. (FRN)