‘Senza diritti siamo solo schiavi” E’ partita dietro questo striscione la manifestazione dei metalmeccanici Fiom-Cgil del Gruppo Fiat per rivendicare lavoro e democrazia. Una delegazione guidata dal segretario, Maurizio Landini, incontrerà verso le 12 la presidente della Camera, Laura Boldrini e più tardi, il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato. Con tutti gli stabilimenti dell’auto Fiat in cassa integrazione, ad eccezione di Modena, “é inaccettabile: la direzione aziendale aumenta le ore di cassa integrazione per chi non è al lavoro e contemporaneamente aumenta ritmi produttivi e cadenze per chi è in fabbrica” del 20-30%, si legge in un volantino. “A tre anni di distanza dal piano Fabbrica Italia – che avrebbe dovuto portare le produzioni da 700 mila a 1,4 milioni di veicoli prodotti nel nostro paese – si producono meno di 400 mila veicoli l’anno”, conclude la Fiom chiedendo l’apertura di un tavolo nazionale sull’automotive a cui partecipi la Fiat.
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