Scioperi spontanei in numerose aziende metalmeccaniche del torinese “contro la pretesa di Confindustria e di Federmeccanica di rinnovare il contratto nazionale senza soldi per i metalmeccanici”. A darne notizia è la Fiom di Torino.
Dana Graziano, U-Shin, Valeo Service, Valeo Isc, Tubiflex, Avio Cost, Sogefi sono le aziende in cui molti lavoratori hanno incorciato le braccia e domani, annuncia la Fiom, sarà il turno di Comec, MA Chivasso, Baomarc, Idrosapiens, Valeo Pianezza, Perardi & Gresino, Cellino di Grugliasco e di Bruino.
Secondo Edi Lazzi, segretario Fiom Cgil Torino, e Giorgio Airaudo, segretario Fiom Cgil Piemonte, il contratto nazionale dei metalmeccanici “è ormai scaduto da quasi un anno così come i contratti di milioni di lavoratori di altre categorie.
Confindustria non può pretendere la pace sociale negando gli aumenti salariali ai lavoratori che hanno pagato e pagano pesantemente la pandemia continuando a lavorare per sé e per il Paese tutto”.
“L’uscita dall’emergenza sanitaria e il rilancio economico del Paese passa anche attraverso il rinnovo del contratto nazionale che garantisca diritti e reddito ai lavoratori”, hanno sostenuto i due sindacalisti.
TN