“È grave che il sindacato sia completamente escluso e tenuto all’oscuro delle trattative che il ministero dello Sviluppo ha avviato con gruppi che in queste ore visitano lo stabilimento della Fiat a Termini Imerese”. Lo dice il segretario della Fiom di Termini Imerese, Roberto Mastrosimone, commentando la visita in fabbrica di delegazioni del gruppo Rossignolo, della holding cinese Faw e del fondo Cape, le cui proposte sono al vaglio di Invitalia, l’advisor incaricato dal ministero di valutare i piani per rilevare lo stabilimento siciliano, dove lavorano 1.500 persone (altri 600 lavoratori nell’indotto), che la Fiat ha deciso di chiudere a fine 2011. (LF)