“Avevamo evidenziato le nostre preoccupazioni sul piano presentato a Balocco, perche’ troppo generico su tempi e luoghi degli investimenti in Italia. Ora, dopo un cambio ai vertici cosi’ improvviso, i nostri timori si rafforzano”. Cosi’ Federico Bellono, segretario torinese della Fiom.
La nomina di Mike Manley come nuovo a.d. “va nella direzione di una Fca sempre meno italiana. Speriamo che la sua competenza e la sua esperienza dissipino queste preoccupazioni”, ha auspicato Bellono, sottolineando che Torino e Pomigliano “sono le emergenze del paese”. In questo senso Bellono ha sollecitato: ” la politica italiana a far sentire la propria voce. Lo fanno Trump, i tedeschi, i francesi, non si capisce perche’ non lo possano fare gli italiani”.
“Giudizio in chiaro scuro sul manager. I lavoratori nell’era Marchionne hanno visto peggiorare condizioni di lavoro e salario. Si potevano raggiungere gli stessi obiettivi senza terremotare il mondo sindacale”, ha concluso Bellono.