Spaccatura nella Fiom nel corso del comitato centrale in corso a Roma. Il segretario generale, Maurizio Landini, ha proposto un documento in cui oltre a rilanciare lo sciopero generale si chiede alla Cgil di non partecipare a nessun tavolo di Confindustria. Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale della Fiom, ha inoltre fatto sapere che in caso la Cgil decidesse di andare avanti con i tavoli, i metalmeccanici faranno disubbidienza.
I componenti della minoranza del sindacato (che fanno capo a Fausto Durante e riferimento alla maggioranza nella Cgil) hanno abbandonato i lavori del comitato per dissensi con il documento proposto dal segretario generale. Non è tardata la risposta della Cgil che ha detto un secco no alla richiesta della Fiom. “La produttività è un tema vero sul quale accettare la sfida”. Ha detto il segretario confederale Vincenzo Scudiere. Nessuna disponibilità della Cgil quindi a fare un passo indietro così come chiesto dalla Fiom sui tavoli aperti anche il sindacato chiede comunque di mantenere aperto il dialogo con i metalmeccanici, a partire dai contratti di lavoro. “È necessario un incontro a breve – dice Scudiere – tra le segreterie di Cgil e Fiom per affrontare seriamente le questioni in campo”. “Questa è la fase – precisa – in cui la Cgil deve tornare in campo con delle proposte e sarebbe un peccato se su queste non si ritrovasse la Fiom”. “La produttività – conclude è un tema vero sul quale accettare la sfida proponendo la sua alternativa a quanti individuano nel lavoro le origini della scarsa produttività del Paese”. (LF)
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