Doveva essere un congresso unitario, quello della Cgil, ma dopo l’accordo sulle regole per la rappreentanza le cose stanno prendendo una piega molto diversa. L’accordo, infatti, e’ contestato dalla Fiom, che oggi, per bocca del segretario generale Maurizio Landini, chiede addirittura la sospensione delle assise generali. – “Se non vogliamo far degenerare il congresso della Cgil – ha detto Landini concludendo l’attivo dei delegati dell’Emilia Romagna- bisogna sospenderlo e fare una consultazione vera sugli accordi”, in primis quello sulla rappresentanza. Una proposta, ha aggiunto, che “richiede una risposta immediata. La democrazia è lo strumento che ci deve consentire di risolvere le questioni quando abbiamo idee diverse”.
Landini ha sottolineato che “sarebbe un errore e una responsabilità politica grave quella di non fermare la macchina adesso”, in quanto “si determinerebbe una discussione complicata che credo sia meglio evitare, perché è responsabilità di tutti rispettare le regole. La firma deve essere ritirata e sospesa in attesa che i lavoratori si pronuncino e confermata o no a seconda di come si esprimono. Mi sembra una cosa facile e democratica”. Quello che è stato firmato, ha ribadito, “non è un regolamento attuativo, ma è un nuovo accordo. Il fatto di decidere le regole in questo modo è una cosa antidemocratica, se lo fa la Cgil siamo ad un cambiamento della natura della nostra organizzazione”. Landini ha quindi precisato che non c’e’ nulla di “personale” nei confronti di Susanna Camusso: “per me non e’ in discussione il segretario generale della Cgil, e’ in discussione la politica e le scelte che la Cgil fa. Questa personalizzazione – ha detto – e’ una sciocchezza e rischia si essere fuorviante rispetto a quello che si sta discutendo”.