“Emerge con assoluta chiarezza come la nuova regolamentazione, introdotta dalla Camera, sia una disciplina originale del lavoro occasionale sostanzialmente ben diversa dalla disciplina previgente oggetto del quesito referendario. Conseguentemente, l`esercizio del potere legislativo non può che ritenersi pienamente legittimo e assolutamente rispettoso del dettato costituzionale, rispondendo peraltro alla necessità di dotare l`Italia di una regolamentazione seria del lavoro occasionale, che consenta di combattere il lavoro nero e difendere i diritti dei lavoratori”.
Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, durante il question time alla Camera, a seguito dell`abolizione dei voucher e all`introduzione di nuove norme sul lavoro occasionale, attraverso il dl manovrina, la cui conversione è attualmente all`esame dell`assemblea del Senato.
“Ricordo preliminarmente – ha affermato – che la commissione Lavoro della Camera era già impegnata, sino al marzo 2017, nella redazione di nuove norme per contrastare gli abusi relativi all`utilizzo dei cosiddetti voucher, pervenendo all`adozione di un testo unificato risultante da 11 proposte di legge, questo mentre la Cgil completava la raccolta le firme necessarie a promuovere il referendum abrogativo. La stessa sentenza n. 28 del 2017, con la quale la Corte costituzionale ammetteva il quesito referendario, sollecitava altresì il legislatore a intervenire in materia. Esigenza resa ancora più stringente dopo che un decreto-legge di questo Governo, prima che intervenisse la consultazione popolare, aboliva definitivamente i voucher”.
Nel corso della discussione sul decreto-legge manovrina, ha aggiunto Finocchiaro, “sono state presentate da diverse forze politiche 22 proposte emendative sul punto. La commissione ha quindi approvato, a larga maggioranza, una riformulazione di un emendamento parlamentare proposta dal relatore che va esattamente nella direzione auspicata: regolare le prestazioni di lavoro occasionale, far emergere dal nero queste attività, imporre limiti stringenti, riconoscere maggiori diritti ai lavoratori”.
Sono cinque i vincoli introdotti con la nuova disciplina per evitare gli abusi che si verificavano con i vecchi voucher, ha ricordato il ministro: i nuovi contratti possono essere attivati solo attraverso la piattaforma informatica gestita dall`Inps, sono compiutamente tracciabili, non si acquistano più in tabaccheria; possono ricorrervi solo le imprese con al massimo 5 dipendenti; ciascuna impresa non può corrispondere ai lavoratori occasionali complessivamente più di 5.000 euro annui e non più di 2.500 euro allo stesso lavoratore; sono esclusi il settore edile e altri affini; non possono essere attivati contratti occasionali a chi ha in corso o ha avuto negli ultimi sei mesi un contratto di lavoro dipendente con lo stesso datore. Si prevedono inoltre maggiori diritti per il lavoratore: il compenso orario minimo di 9 euro; riposi giornalieri e settimanali; tutela di salute e sicurezza; contributi previdenziali al 33 per cento; trasformazione automatica in contratto a tempo pieno e indeterminato nel caso in cui si superino gli importi previsti o una durata della prestazione pari a 280 ore l`anno.