Dopo una lunga notte di discussione, i sindacati di categoria e la nuova Finmeccanica, la “One company”, hanno firmato l’ipotesi di accordo del nuovo contratto integrativo aziendale. Il confronto tra Fiom. Fim e Uilm e il menagement aziendale è durato circa sei mesi e ha dato luogo a diversi momenti di frizione. Nonostante questo, oggi, presso la sede di Unindustria Roma si è raggiunto un accordo che riguarda circa 28 mila lavoratori. Infatti, la finmeccanica One Company è nata il 1 gennaio dalla fusione di Augusta Westland, Alenia Aermacchi. Selex ES, Oto Malera e Wass rappresentando così la più grande azienda tecnologica italiana nei settori Aerospazio, Difesa e Sicurezza.
L’ipotesi di accordo sarà sottoposto al giudizio dei lavoratori nelle assemblee che concluderanno entro il 10 marzo. L’intesa prevede, prima di tutto, un nuovo sistema di relazioni industriali attraverso la costituzione di un Osservatorio strategico di competenza delle segeterie nazionali Fiom, Fim e Uilm che nell’ambito dell’informazione e della consultazione affronterà i temi dello sviluppo degli assetti societari, internazionalizzazione ed alleanze, investimenti e tecnologie. L’obiettivo è quello di ampliare nel 2016 la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori. Per questo motivo si prevedono diversi livelli di confronto: quello nazionale, quello aziendale e di sito. La negoziazione sui tre livelli deve valorizzare la specificità dei singoli siti, ragion per cui vengono istituiti un comitato paritetico di monitoraggio dei processi industriali e i coordinamenti sindacali, nazionale e di divisione, composti da Rsu e segreterie nazionali e territoriali.
L’ipotesi di accordo ha altresì definito una procedura di raffreddamento del conflitto con l’obiettivo di trovare soluzioni negoziali entro dieci giorni lavorativi e i sindacati, Fiom-Fim-Uilm, hanno accettato di ridurre i permessi sindacali del 15%. Sono state introdotte forme di flessibilità dell’orario di lavoro in ingresso e in uscita e un sistema di “Permessi e Recupero” attraverso cui i lavoratori potranno usufruire di un monte ore mensile utilizzabili due volte al mese.
Grande spazio viene dedicato, inoltre, alla formazione e alla crescita professionale che diventa un diritto a tutti gli effetti. A seconda dei livelli professionali si può usufruire dalle 16 alle 32 ore annue di formazione all’interno dell’azienda o in strutture esterne. Ogni lavoratore ha a disposizione un libretto formativo che certificherà le competenze acquisite nel percorso formativo. Infine, verrà rafforzato il rapporto con scuole e università attraverso l’alternanza scuola-lavoro che favorirà lo scambio generazionale.
Importante è il ruolo dato al welfare aziendale che prevede nel corso del 2016 una revisione della sanità integrativa, un fondo di sostegno al reddito e l’istituzione di una banca del tempo che favorirà l’accumulo di ferie e permessi non goduti da utilizzare per motivi di studio, per l’anticipo pernsionistico o per potenziare lo strumento del part-time previsto dalla Legge di Stabilità 2016.
I sindacati si dichiarano soddisfatti dell’ipotesi di accordo raggiunta questa mattina in quanto “premia la capacità di innovare e di puntare sulla contrattazione di secondo livello che per chi fa contrattazione – ha dichiarato il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli è il luogo dove si riescono ad affrontare con tempo ed efficacia appropriata le tematiche del lavoro e della produzione”
Secondo Bentivogli e il segretario nazionale della Fim-Cisl, Michele Zanocco la contrattazione di secondo livello assume sempre più importanza come luogo per valorizzare la partecipazione, per garantire efficacia ed efficienza e dove si può sviluppare la formazione professionale e il welfare.
“Come previsto nell’accordo – conclude Bentivogli – bisogna osare ancora di più, rilanciare le relazioni industriali fino all’ultimo stabilimetno e fare in modo che Finmeccanica sia, nei prossimi tre mesi, la sede dove realizzare un nuovo sistema di governance partecipato, che sia da asempio per le relazioni industriali innovatice del paese”
Anche la Uilm esprime un giudizio “positivo” sull’intesa e spiega come “la trattativa complessivamente è durata circa sei mesi e ha visto prevalere il senso di responsabilitàdelle organizzazioni sindacali che hanno evitato di rompere, in alcuni momenti della trattativa, il confronto con l’azienda per la difficile condizione determinata dall’estrema eterogeneità dei trattamenti applicati all’ex società del gruppo, norme che hanno rappresentato la storia della contrattazione sindacale in finmeccanica.”
Infine, per Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom-Cgil, “l’ipotesi di accordo raggiunta presenta alcuni punti qualificanti quali la contrattazione sull’orario di lavoro e sul premio di risultato, riportata nella titolarità della Rsu sui siti, l’estensione di diritti e tutele a tutti i 28mila dipendenti di Finmeccanica, in materia di welfare, e la definizione di un impianto volto alla gestione degli appalti”.
“In questo contesto – conclude Rappa – il premio di risultato e le previsioni dell’azienda sui Cral rappresentano invece dei punti critici. Come delegazione abbiamo ritenuto comunque di sottoscrivere l’ipotesi di accordo perché per entrambi questi punti il 2016 sarà un anno in cui individuare soluzioni positive per garantire gli attuali livelli salariali e di tutela per i lavoratori.”