Il diario del lavoro ha intervistato Luciano Sale, Executive Vice President HR & Industrial Relations del gruppo Fincantieri, in merito al recente accordo raggiunto con i sindacati di categoria.
Sale, la trattativa con i sindacati è stata lunga e impegnativa, avete raggiunto il recente accordo dopo 3 anni di proroghe dalla scadenza del precedente contratto aziendale; quali sono stati i nodi più difficili da sciogliere per arrivare a questo accordo?
Al di là degli aspetti economici, che costituiscono in questo tipo di trattative un elemento particolarmente sensibile, la trattativa, ancorché complessa proprio perché ampia e articolata, si è svolta in un clima fortemente caratterizzato da relazioni industriali orientate a un ampio coinvolgimento dei dipendenti nella vita aziendale.
Qual è lo stato di salute delle vostre relazioni industriali con i sindacati?
Molto positivo. Il rapporto sta evolvendo in una dinamica sempre più partecipativa, ne è testimonianza non solo l’accordo che abbiamo appena firmato, ma anche le modalità con cui si è svolto il negoziato.
Quali sono i punti dell’accordo che ritenete più qualificanti e innovativi?
Vorrei citare, tra gli altri, l’introduzione di indicatori economici legati alla sostenibilità, come la riduzione dei consumi energetici e di quelli idrici, come pure una serie di interventi specifici volti a migliorare il benessere dei dipendenti. Tra questi ricordo i permessi per la conciliazione vita-lavoro: quelli per l’inserimento dei bambini agli asili nido e alle scuole materne, o i permessi per assistere i figli con disabilità e per l’assistenza ai genitori anziani, oltre all’allungamento del 50% del periodo di comporto in caso di gravi patologie. Ricordo anche le prestazioni assistenziali volte a garantire la copertura ai dipendenti per situazioni di inabilità assoluta, il cosiddetto “Long Term Care”, e di invalidità permanente da malattia e infortuni extraprofessionali.
Avete deciso di costituire con il sindacato un organismo paritetico di partecipazione strategica, di cosa si tratta esattamente?
Nell’ottica di perseguire una ancor più ampia e fattiva partecipazione, l’organismo vuole rappresentare un sistema di comunicazione dedicato, a valle dell’Assemblea degli azionisti, orientato ad aspetti strategici quali l’andamento economico finanziario dell’azienda e l’avanzamento dei piani di sostenibilità.
Quale sarà la tenuta della cantieristica navale alla luce dei recenti aumenti del costo dell’energia e delle materie prime?
Certamente la situazione internazionale è molto complessa a causa degli aumenti del costo dell’energia e delle materie prime nonché per il drammatico conflitto russo-ucraino. Fincantieri però, per la qualità dei suoi prodotti e le competenze delle proprie risorse è in grado di superare questo contesto critico e mantenere le leadership mondiali raggiunte. L’accordo che abbiamo sottoscritto con le organizzazioni sindacali va proprio in questa direzione.
Emanuele Ghiani