Il gruppo Salini ha “ottimizzato” la struttura finanziaria in vista della fusione con Impregilo. La società romana ha ottenuto infatti l’approvazione da un gruppo di banche italiane e internazionali di un Term loan facility unsecured da 425 milioni di euro con scadenza a 3 anni, per rifinanziare il debito contratto per l’Opa e alcune linee di credito preesistenti, e una Revolving facility unsecured di 100 milioni con scadenza a 3 anni per fornire back-up di liquidità.
Il perfezionamento dei contratti, spiega Salini, “avverrà nelle prossime settimane”. Con questa operazione, per un importo globale pari a 525 milioni, il gruppo Salini Impregilo “ottiene un allungamento delle scadenze medie del debito finanziario e aumenta l’elasticità di cassa e la flessibilità finanziaria”.
“Banca Imi, Bnp Paribas, Natixis e Unicredit, conclude il gruppo di costruzioni, partecipano all’operazione come mandated lead arrangers, mentre Banco Santander e Banco Bilbao come co-arrangers”.