“La sentenza di appello riduce la pena, ma non riduce il valore e l’importanza della sentenza Thyssen. Una sentenza storica che, per la prima volta ha sanzionato in modo severo le responsabilità di dirigenti aziendali”. Così il segretario generale della Fim Cisl, Giuseppe Farina, commenta il risultato della sentenza, al quale si aggiunge, – continua il sindacalista – “la triste coincidenza dell’incidente mortale all’Ilva di Taranto, che richiama l’urgenza di un più rigoroso impegno sui temi della salute e sicurezza sul lavoro”.
“A Taranto c’è la preoccupazione che la fase d’incertezza produttiva e sul futuro del sito abbia determinato un rallentamento sull’attenzione e l’impegno ai problemi della sicurezza e prevenzione antinfortunistica. Non è accettabile, che nel mentre c’è uno straordinario impegno per mettere in sicurezza dal punto di vista ambientale lo stabilimento e la città di Taranto, in contemporanea si registri una ripresa di gravi infortuni, dopo alcuni anni di relativa diminuzione del fenomeno”.
La Fim insieme agli altri sindacati ha proclamato immediatamente una fermata del lavoro, e chiederà all’azienda di affiancare all’impegno per la bonifica ambientale un rilancio della attenzione e degli investimenti anche sul tema della salute e sicurezza dentro lo stabilimento.