“Degli ultimi sei contratti la Fiom ne ha firmati solo due e negli ultimi sei anni nessuno. Se dunque lo spirito è costruire una piattaforma per il contratto dei metalmeccanici allora sì, ci stiamo, se invece è quello di scioperare per costruire qualche cantiere politico, allora diremo: ‘no grazie’. È un errore già fatto una volta”. Così il leader della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se in vista del rinnovo del contratto dei metalmeccanici potesse segnare anche un riavvicinamento con la Fiom dopo le divisioni degli ultimi anni.
“E’ un po’ presto per parlare di disgelo, di convergenze o divergenze – ha spiegato Bentivogli – è complicato superare le ferite di questi anni – ma se si recupera lo spirito degli anni ’70 allora è possibile”. Il capo delle tute blu della Cisl ha ricordato che l’obiettivo di un sindacato è quello di firmare accordi e di fare contratti. E per fare questo un sindacato deve essere autonomo dalla politica. “Noi staremo attenti affinché il rapporto tra noi non sia orientato a realizzare un “cantiere Tsipras’, perché questo servirebbe solo ai salotti radical chic. I metalmeccanici non hanno a cuore un ‘cantiere Tsipras’. Bisogna recuperare una visione strategica inclusiva senza costruire cantieri politici”.