“In Italia nel lavoro è ancora troppo alto il gap tra tecnologie e competenze. Oggi dopo la salute e sicurezza il diritto più importante per i lavoratori è la formazione”. Lo dice il leader della Fim-Cisl, Marco Bentivogli.
“Per troppo tempo la formazione professionale è stato un business appannaggio degli enti di formazione più che pensato per la crescita delle competenze dei lavoratori – prosegue – per questo sul nuovo contratto dei metalmeccanici abbiamo chiesto il diritto soggettivo alla formazione. E’ un passo avanti gigantesco, su cui la Fim da anni si batteva. Nello scenario che si va delineando con Industry 4.0 un grande problema riguarda l’accesso alle informazioni e ai dati. In questo senso anche le rivendicazioni sindacali vanno cambiate”.