La Fim conferma il suo giudizio positivo sul piano industriale Fiat presentato lo scorso 21 aprile, ma chiede all’azienda di trovare una soluzione rapida per Termini Imerese.
Va bene il piano industriale per i metalmeccanici della Cisl perché “si pone l’obiettivo di rilanciare, con forti investimenti, la presenza industriale e produttiva del gruppo nel paese e nel mondo”. Per la Fim però è fondamentale che ci sia una soluzione anche per Termini Imerese, affinchè sia garantito il futuro del sito industriale e dell’occupazione.
Si dichiara “pronta al confronto”, a partire dallo stabilimento di Pomigliano. Per questo, a giudizio della segreteria nazionela della Fim, va subito avviato il negoziato sul tema del maggiore utilizzo degli impianti. “Esso dovrà consentire, osserva il sindacato, le necessarie flessibilità e turnistiche, prevedendo contropartite per migliori condizioni di lavoro e retributive, un sistema di verifiche costanti e rinnovate relazioni sindacali. Solo in tal modo sarà possibile il pieno consenso e coinvolgimento dei lavoratori, condizione indispensabile per il successo del progetto industriale”.
Per la Fim, infine, è urgente definire un “patto per la competitività e il lavoro”, che ridisegni regole e trattamenti con cui dare ai lavoratori certezze occupazionali e di reddito per i prossimi anni.
Il prossimo 13 maggio si svolgerà a Roma presso il teatro Capranica, l’assemblea nazionale dei delegati Fim del gruppo Fiat. (FRN)
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