Cantieri fermi in Italia, boom delle grandi aziende all’estero. È la conclusione dell’Osservatorio grandi imprese e lavoro 2011 presentato oggi da Fillea-Cgil.
Una crescita della quota di fatturato estero dei grandi gruppi dell’edilizia italiana (che è quasi raddoppiata dal 19.6% del 2004 e ha superato il 37% nel 2009) convive infatti con la crisi del settore in Italia.
I gruppi hanno perso il 9,3% nel 2009, interrompendo un ciclo positivo di molti anni, e anche per il 2011 l’Ance prevede una flessione dell’edilizia del 2,4%. I riflessi sull’occupazione sono pesanti con la distruzione di 300 mila posti di lavoro in 3 anni e la chiusura di migliaia di imprese, in una crisi che il segretario nazionale Fillea, Mauro Livi, definisce “perfetta” perché riguarda il pubblico come il privato, i grandi appalti come le piccole commesse. (LF)
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