“Oggi siamo qui per difendere la libertà delle persone che hanno il diritto di andare a lavorare, ma anche la libertà di tutti”. Lo ha detto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, nel corso della manifestazione a Susa, in provincia di Torino, organizzata dopo gli incidenti dei giorni scorsi, quando un gruppo di manifestanti ha impedito, anche con il lancio di pietre, il passaggio degli operai che si recavano sul cantiere della Tav. Al presidio, organizzato dalle Filca nazionale, del Piemonte e di Torino, partecipano oltre un migliaio di edili, provenienti anche da Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
“Queste forme di violenza ci preoccupano”, ha detto Pesenti. “La storia del passato ci ha insegnato che se queste violenze non vengono subito frenate, possono diventare incontenibili e arrecare gravi danni al Paese. L’Italia ha un bisogno disperato di un progetto che ne rilanci l’economia, ma per la crescita ci vogliono le infrastrutture. Per realizzarle, però, è necessario anche il coinvolgimento delle comunità interessate, perché riteniamo che lo sviluppo debba essere per tutti e nel benessere di tutti”. “La Filca-Cisl – ha concluso – vuole continuare ad essere tra i protagonisti del futuro del Paese, e chiediamo anche alle altre forze sociali di impegnarsi per lo sviluppo, la legalità, la sicurezza nei cantieri”.
Oggi scadono i termini fissati dall’Ue per avviare i lavori ed avere quindi diritto ai finanziamenti comunitari. Alla manifestazione sono intervenuti il sindaco di Susa, Gemma Amprino, e l’assessore provinciale al lavoro, Carlo Chiama”. (LF)
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