L’ad di Fiat, Sergio Marchionne, ha annunciato ieri nella conference call con gli analisti finanziari che l’azienda ha deciso di produrre in Serbia una delle vetture che nel piano industriale presentato lo scorso 21 aprile era destinata a Mirafiori. Si tratterebbe della monovolume Lo, prevista in due versioni (5 e 7 posti), che sostituirà la Multipla, la Lancia Musa e la Fiat Idea.
A finanziare la produzione saranno Bei per 400 milioni, il governo di Belgrado per 250 e il restante la Fiat per un investimento totale di circa un miliardo di euro.
Lo spostamento della produzione creerà inevitabilmente un vuoto a Mirafiori, dove, dice Marchionne “faremo altro”. “Se ci fosse stata serietà da parte del sindacato e non ci fosse stato il problema Pomigliano la Lo l’avremmo prodotta in Italia”, dice, spiegando che la Fiat “non può assumere rischi” e che deve essere in grado di produrre macchine “senza intercorrere in interruzioni di attività”.
Ribadisce poi l’intenzione del gruppo di portare aventi l’investimento per la produzione della nuova Panda a Pomigliano, anche se sarebbe stata gradita un’adesione totale al progetto come quella dei dipendenti Chrysler. Rimane comunque a suo giudizio l’obiettivo di convincere i sindacati della necessità di modernizzare le relazioni industriali in Italia.
Quanto ai licenziamenti e alla vertenza sul premio di risultato, Marchionne dice, in un’intervista rilasciata a la Repubblica che “è curioso notare come l’unica gente che insiste è quella che non ha guadagnato un soldo” e che non si può “tollerare che una persona dice di dover andare a portare la figlia dal medico e poi va a scioperare”. (FRN)
22 Luglio 2010