La valorizzazione delle risorse umane e l’attenzione alle tematiche sociali ha da sempre distinto le relazioni industriali nel gruppo Ferrero. La multinazionale italiana, infatti, si è impegnata con gli anni a creare un ambiente di lavoro positivo, puntando sullo sviluppo di competenze e capacità del personale per la crescita dell’azienda nel rispetto delle differenze.
Oltre all’assistenza sanitaria integrativa, il gruppo ha sviluppato alcuni servizi di assistenza sociale per il sostegno delle famiglie nei momenti di difficoltà. Questa volontà di mantenere alto l’interesse per alcune questioni che riguardano direttamente la vita dei dipendenti, come ad esempio il problema di conciliare i tempi di lavoro con i tempi di vita, con il lavoro di cura o i problemi di salute, emerge anche nello stesso integrativo di gruppo che vede un capitolo apposito dedicato a “Le persone in Ferrero”. I dipendenti di riferimento sono lavoratrici madri e lavoratori padri, ma anche lavoratori con gravi e documentati problemi di salute o con situazioni particolarmente gravose in riferimento alla necessità di accudire familiari o anziani non autosufficienti.
Tra i vari servizi messi a disposizione per i dipendenti con contratto a tempo indeterminato c’è la possibilità, per il padre, di chiedere un permesso dal lavoro in occasione della nascita di un figlio o anche dell’accoglimento in famiglia di un figlio in adozione o in affido preadottivo, per i genitori, di usufruire di visite pediatriche attraverso un servizio gratuito di ambulatorio medico-pediatrico. E ancora sono previsti esoneri dal turno notturno, percorsi formativi di reinserimento al lavoro, seconda anticipazione del Tfr ai lavoratori con problemi di salute. L’azienda inoltre sostiene i trasferimenti all’estero in altri stabilimenti del gruppo con un apposito sistema retributivo, offrendo supporto per l’integrazione dei lavoratori nel nuovo paese. Molte anche le agevolazioni per i figli dei dipendenti: soggiorni estivi, stage all’estero, sussidi di studio “avviamento all’università”.
Sempre con l’obiettivo di facilitare la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita, la Ferrero favorisce la sperimentazione di rapporti di lavoro part time orizzontale per lavoratrici madri o lavoratori padri con contratto di lavoro a tempo indeterminato fino al compimento di tre anni di vita del bambino.
La sensibile ricezione del gruppo alle problematiche dei dipendenti si manifesta particolarmente nella volontà di favorire l’aiuto reciproco tra i dipendenti, con la nascita di “banche del tempo”, gruppi che si organizzano autonomamente e si scambiano il tempo per aiutarsi rispetto alle piccole necessità quotidiane (ad esempio cura dei figli, assistenza agli anziani, incombenze domestiche, ecc.).
A partire dalla Francia e dall’Italia, inoltre, si sono sviluppati diversi progetti di asili nido. Ne sorge, ad esempio, proprio uno di fronte allo stabilimento di Alba, capace di ospitare 60 bambini tra i tre mesi e i tre anni. L’asilo accoglie i figli dei dipendenti, ma è aperto al territorio mediante la definizione di una quota di posti dedicati alle famiglie del Comune di Alba. Della gestione si fa carico la Fondazione Ferrero sostenendo la maggior parte dei costi di funzionamento, cosicché le rette a carico dei dipendenti sono molto agevolate e comunque graduate in funzione del reddito del nucleo familiare.
L’obiettivo costante, ovviamente, è quello di far crescere l’impresa.
A distinguere però Ferrero da molte imprese italiane, che per contrastare la crisi hanno adottato politiche di riduzione dei costi sulla forza lavoro, è la volontà di privilegiare lo sviluppo dei suoi collaboratori, credere nell’importanza delle risorse umane per fare del gruppo un’azienda sempre più solida.
Nel mondo questa “politica sociale” indirizzata al benessere dei lavoratori si è concretizzata in Francia con la creazione di una cellula sociale al servizio degli impiegati, con l’apertura di un asilo d’impresa e di un mini club all’interno dei suoi locali per rispondere al problema di affidamento dei bambini; in Messico la Ferrero sta provvedendo all’implementazione di un college scolarship program; in Ecuador e in Argentina gli impiegati hanno degli sconti nei supermercati; Ferrero Lussemburgo mette a disposizione campi di calcetto e da tennis.
Insomma una storia aziendale caratterizzata da un clima positivo e di bassa conflittualità, con un modello negoziale basato sul confronto che permette di raggiungere strumenti organizzativi e di flessibilità del lavoro idonei a fronteggiare le esigenze di business e di competitività aziendale, garantendo nel contempo la giusta attenzione alle persone che lavorano in azienda. La bassissima conflittualità e l’assenza totale di astensioni dal lavoro o manifestazioni rivendicative nei confronti dell’azienda, ha reso costante l’evoluzione del gruppo, che non ha manifestato negli anni la necessità di gestire rallentamenti produttivi o esuberi di personale.