“Il gruppo Intesa Sanpaolo sta licenziando i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, non confermandoli al termine dei 4 anni previsti”. Lo denuncia in una nota Patrizio Ferrari segretario responsabile Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo. “Questa decisione – si legge – rappresenta una assoluta novità nel credito ed è sconcertante che sia presa dal più grande gruppo bancario del Paese, la cui situazione di bilancio e patrimoniale dimostra una solidità maggiore rispetto al settore. E’ inoltre estremamente grave che questa iniziativa avvenga mentre è aperto il confronto con le organizzazioni sindacali sulle ricadute del Piano d’Impresa, la cui modifica è stata unilateralmente decisa dal management, anche a seguito di una riforma pensionistica applaudita dalle banche, ma oggi rinnegata nei suoi effetti, che vengono interamente scaricati sui lavoratori. E’ assurdo che in questa situazione l’azienda se la prenda con i lavoratori più giovani, quelli su cui dovrebbe puntare per il futuro, quelli più indifesi”.
“Non c’è limite – sostiene il sindacalista – allo sdegno che si prova di fronte a questo ennesimo atteggiamento provocatorio e aggressivo di una Banca che solo pochi mesi fa ha aumentato di 300 mila euro all’anno gli emolumenti del nuovo Ceo e ha come presidente del Consiglio di Sorveglianza l’avvocato Bazoli, che in qualsiasi circostanza richiama valori di responsabilità e moralità nella conduzione delle aziende”. “Evidentemente moralità, senso di responsabilità e serietà sono dovuti solo al sindacato – prosegue – e la Uilca si ritiene in prima fila su questi fronti, ma è dimenticata con feroce indifferenza da chi con quattro righe su un foglio cancella le speranza di giovani apprendisti”.
“Noi ci batteremo – conclude – contro questa ingiustizia, valutando inoltre nelle opportune sedi e con conseguenti iniziative la liceità di un provvedimento di licenziamento nei confronti di lavoratori cui sono sempre stati attribuiti giudizi positivi”. (LF)