A Taranto “non c’è nessuna emergenza sanitaria” causata dall’inquinamento dell’Ilva e ci sono delle perizie in mano all’azienda che lo dimostrerebbero. Lo ha detto il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, spiegando che “si parla di emergenza sanitaria e di inquinamento terribile a Taranto e noi – ha spiegato Ferrante – abbiamo chiesto delle perizie che lo dimostrino anche storicamente. Io ho delle altre perizie, che sto ricevendo in questi giorni da personalità della scienza, che mi raccontano una verità diversa, che a Taranto non c’è emergenza sanitaria. Quando sarà il momento le consegneremo anche all’autorità, stiamo raccogliendo tutti i dati per dimostrare che le condizioni ambientali di Taranto non sono peggio di tante altre realtà urbane del nostro paese”.
“Al momento opportuno faremo vedere le nostre perizie”, ha concluso Ferrante.
In merito poi alla decisione della Procura della Repubblica che ha detto no al piano d’investimenti dell’azienda per il risanamento, Ferrante ha detto: “Combatteremo in tutte le sedi previste per far valere le ragioni dell’azienda: impugneremo subito la decisione del gip, che nel frattempo però va eseguita, anche se ciò non significa spegnere gli impianti ma avviare il fermo di alcuni impianti e il risanamento, cosa che è già avviata”. “Il ricorso – ha chiarito – lo presenteremo i primi giorni della prossima settimana. Faremo ricorso ancora contro gli arresti. Ricorreremo fino in fondo”.