“I veri problemi dello sviluppo energetico in Italia non sono quelli che il presidente del Consiglio Renzi chiama ‘quattro comitatini’. Il problema semmai è il poco potere che si da alle Regioni, Provincie e Comuni e, la Riforma del Titolo V della Costituzione sta contibuendo a diminuire sempre più”. Lo ha affermato il presidente della FederPetroli Italia, Michele Marsiglia.
“I diversi progetti del nostro indotto, parlo di piattaforme, pozzi, oleodotti o altre semplici modifiche strutturali ad un cantiere sono bloccati non per chissà quale problematica ambientale ma perchè – continua Marsiglia – le amministrazioni locali non vengono rispettate e coinvolte e, non hanno voce in capitolo. Il governo Renzi con la Riforma Costituzionale vuole attribuire al governo centrale più autonomia nel nostro settore, se così sarà, assisteremo al blocco di gran parte dei nostri progetti, avremo problemi anche per un semplice impianto di carburante e poi veramente potrà chiamarsi Piano blocca Italia”.
“Il problema dello sblocco minerario o meglio energetico interno sta a monte, non esiste un Strategia energetica (Germania e Giappone hanno un piano energetico di qualche decennio, ndr). Il ministero dello Sviluppo Economico rilascia una licenza-concessione e poi sul territorio si viene abbandonati e ci troviamo che un pozzo finito è fermo da dodici anni. E’ da qui che – secondo Marsiglia – bisogna iniziare. Bisogna conferire più potere alle Amministrazioni locali e coinvolgerle”.
E.G.