“Serve aprire la nostra governance in senso generazionale e di genere”. Così Alessandro Azzi, presidente di Federcasse, l’Associazione delle banche di credito cooperativo, nella sua relazione all’assemblea ordinaria dell’Associazione. Le banche di credito cooperativo avevano già introdotto specifici requisiti di indipendenza soggettiva in relazione agli amministratori e sindaci e rispetto ai loro legami di parentela con il personale dipendente.
“Ora stiamo valutando l’ipotesi di rafforzare tali requisiti per una quota-parte degli amministratori, secondo quanto richiesto dalle regole di vigilanza, prevedendo una indipendenza oggettiva con la previsione di assenza di rilevanti rapporti di natura patrimoniale professionale”, ha sottolineato Azzi.