“La Cina presenta contraddizioni, ma anche opportunità della globalizzazione”. Lo ha dichiarato ai microfoni di RadioArticolo1 Valeria Fedeli, vicesegretaria della Filctem, ospite della trasmissione Italiaparla, dedicata alla visita della delegazione nazionale della Cgil in Cina. “Quello che colpisce di quel paese – ha detto – è la programmazione economica, che si muove sulle fasce tecnologicamente più avanzate che si possano immaginare”.
“Viste dalla Cina – ha continuato la Fedeli – le questioni italiane appaiono ancor più misere, da noi non si discutono i veri problemi, quelli dell’economia e delle persone e s se non cambiamo impostazione, saremo destinati ad un declino irreversibile”.
Per la “Fedeli la presenza italiana in Cina è piccola e frammentata, non fa sistema e risulta poco efficacie”. “Eppure la Cina -prosegue – rappresenta una grande opportunità per il made in Italy: soprattutto nel settore della moda, sono presenti in tutte le grandi città e molto richiesti”. Per la sindacalista “abbiamo, però, bisogno di regole globali basate sulla reciprocità: le merci italiane che entrano in Cina sono sottoposte ad una tassazione fortissima, molto più elevata di quella che colpisce le merci cinesi che entrano in Europa”.
Infine per la Fedeli “lo stato dei diritti dei lavoratori cinesi rappresenta il punto di massima contraddizione di quello sviluppo”. (LF)
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