Si è aperto oggi a Biella, il distretto laniero più importante di Italia, un convegno promosso dall’Unione Industriali della città al quale partecipano tutte le più importanti “firme” del settore: da Paolo Zegna, vice presidente Confindustria per l’internalizzazione, a Michele Tronconi, presidente del Sistema Moda Italia, a numerosi parlamentari italiani ed europei che hanno seguito negli anni la normativa sulla “tracciabilità”, provvedimento questo che nel tessile prevede l’obbligatorietà dell’etichettatura per i prodotti importati in Europa sul paese di origine, come recentemente approvato dal Parlamento Europeo.
“Proprio da Biella nel luglio 2003 – ricorda Valeria Fedeli, presidente della Federazione sindacale europea del settore tessile-abbiagliamento – partirono gli Stati generali dell’industria della moda – presenti i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil – che lanciarono l’iniziativa della tracciabilità e della trasparenza, e che due anni dopo ottenne un primo significativo riconoscimento dall’allora commissario europeo al Commercio estero, Peter Mandelson, che portò all’approvazione del regolamento in sede di Commissione europea”.
Oggi, a distanza di sette anni, una riflessione “amara: Stiamo ancora aspettando – commenta la leader sindacale – che i governi di Germania, Inghilterra e del Nord Europa approvino la normativa, così che si possa definitivamente legiferare. Sarebbe questo un segnale serio di un’ Europa che si costruisce davvero sull’economia reale in risposta alla crisi della speculazione finanziaria, che tanto ha indebolito e indebolisce le nasciture istituzioni europee”. (FRN)