“Se non avessimo firmato gli accordi di Pomigliano e Mirafiori i lavoratori avrebbero finito per perdere il posto”. Lo ha detto il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, per il quale gli attacchi della Fiom su un presunto attacco ai diritti dei lavoratori sono “incomprensibili”. “Anche alla Fim – ha aggiunto – non piacciono le Newco fuori dal sistema contrattuale e dall’accordo interconfederale del ’93, perciò abbiamo fino all’ultimo tentato di evitarlo”. “Abbiamo tuttavia dovuto prendere atto – ha proseguito – della rigidità della Fiat su questa scelta e dei comportamenti poco responsabili della Fiom, che anziché dare una mano insieme a Fim a Uilm a difendere il contratto nazionale ha fatto di tutto per convincere la Fiat del contrario”. Su questo, dice ancora Farina, “siamo impegnati al tavolo con Federmeccanica e Fiat per definire norme specifiche per il settore auto che possano nel più breve tempo possibile riassorbire le Newco nel sistema contrattuale e nel contratto nazionale, così come siamo impegnati a sollecitare un nuovo accordo interconfederale sulla rappresentanza e sulla democrazia sindacale che garantisca certezze e stabilità delle regole e delle decisioni sindacali e nel contempo mantengano il diritto dei sindacati ad eleggere propri rappresentanti nelle aziende dove si hanno iscritti”. (LF)
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L'Ad del Lingotto: ''faremo auto anche senza la Fiom, Fiat deve essere libera, anche rispetto a Confindustria''.