Faissola, in una lettera inviata al coordinatore dei saggi Alessandro Azzi, ufficializza la decisione di non ricandidarsi alla presidenza dell’Abi. “Valutata la situazione – si legge nella missiva – che si è venuta a creare, intendo dare il mio contributo al raggiungimento della più larga convergenza; ritengo quindi mio dovere istituzionale non confermare la mia iniziale disponibilità”. Nella lettera Faissola ricorda di aver dato la disponibilità per un nuovo mandato accogliendo le richieste delle banche popolari “e di numerosi altri colleghi, ma di essersi riservato di prendere una decisione definitiva al verificarsi di una precisa condizione: il raggiungimento di una soluzione unitaria o comunque largamente condivisa”. Il presidente dell’Abi aggiunge che l’obiettivo prioritario del suo quadriennio e’ stato quello di “garantire il massimo di unità e coesione tra le diverse componenti del sistema, in un difficile periodo in cui le spinte esterne a ‘dividere’ sono state molto forti”. Sono fiducioso – conclude Faissola – “che questa mia decisione porti ad una rapida definizione di una candidatura che raccolga il massimo dei consensi”. (LF)