È stata presentata oggi a Roma la campagna “Sos Caporalato” della Fai Cisl contro lo sfruttamento nel lavoro agroalimentare.
“Oltre a batterci, insieme alle altre organizzazioni, nelle opportune sedi istituzionali – ha spiegato il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota – avviamo questa campagna di civiltà con l’obiettivo di raccogliere, tramite numero verde e social, le denunce di quanti lavorano in condizioni di sfruttamento e illegalità nell’agroalimentare. Tutte le segnalazioni saranno preziose per ottenere un monitoraggio di massima sull’evoluzione del fenomeno e per dare voce a tante lavoratrici e a tanti lavoratori vittime di caporalato”.
Il numero verde della campagna, attivo da oggi, è 800.199.100. “Quell’199 è anche molto simbolico – ha affermato Rota – essendo il numero della legge contro il caporalato, e sta a ribadire anche il senso divulgativo e informativo della campagna, visto che la norma è ancora poco conosciuta dalle persone coinvolte”.
Il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, ha definito l’iniziativa come un “progetto di grande importanza sussidiaria, politica e simbolica”. “La battaglia della Fai e della Cisl – ha dichiarato il sindacalista – continua per la piena applicazione della gamba partecipativa e preventiva della legge 199, conquistata da quasi due anni grazie a una grande mobilitazione nazionale del mondo del lavoro agricolo. Occorre dare attuazione alle leve sociali sui territori per una migliore gestione del mercato del lavoro, spingere sulla premialità legata all’adesione delle imprese alla Rete del lavoro agricolo di qualità, riconfermare gli accordi su progetti di sistema. La guardia del nostro sindacato – ha concluso Sbarra nel suo intervento – resta alta sui possibili tentativi di smantellare quanto di buono fatto fino a questo momento”.