Ieri si è svolto l’incontro di verifica dell’attuazione del piano industriale dell’ex Lucchini, ora Aferpi, al ministro dello Svilupo economico. Durante l’incontro, l’azienda ha presentato il nuovo amministratore delegato, Fausto Azzi che ha illustrato un nuovo cronoprogramma, a cominciare dai lavori di smantellamento e dall’ipotesi di smontaggio dell’altoforno.
L’esito dell’incontro, per il segretario nazionale Uilm Mario Ghini è stato “inconcludente”. Pareri sfavorevoli anche in casa Fiom, che giudica “disattesi” gli impegni presi dall’impresa in merito alle tonnellate laminate, sia dell’inizio, a fine novembre, dei lavori di demolizione previsti nel verbale del Mise dello scorso 8 ottobre, sia del rispetto dell’accordo sulla solidarietà. Fortemente preoccupati “dalla confusione e dall’inerzia dei vertici Cevital” il sindacato Ugl, in merito all’attuazione dell’accordo siglato a giugno per il rilancio del sito ex Lucchini di Piombino.
Per questo motivo domani, 2 Dicembre, è stato proclamto lo sciopero dei dipendenti dell’ex Lucchini che sarà affiancato da una manifestazione che attraverserà la città di Piombino e che si concluderà con l’intervento del segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini.
“Siamo sempre più convinti della necessità dello sciopero generale indetto da Fim, Fiom e Uilm per domani – continua la nota – con il quale chiediamo con forza il rispetto del piano industriale in tutte le sue parti, dalla siderurgia alla logistica fino al polo agroindustriale, e verso il quale anche il Governo è chiamato a rispettare e far rispettare quanto sottoscritto in sede istituzionale, a partire dal dare una risposta univoca sulla questione del trattamento di fine rapporto dei lavoratori”.