Oggi il governo deve mettere fine a questo martirio” ha sottolineato il leader della Uilm, Rocco Palombella, arrivando all’incontro con il governo sull’ex Ilva. “Oggi devono dirci effettivamente cosa sosterranno il giorno 22, all’assemblea dei soci”.
“No ad altre perdite di tempo – ha aggiunto -, non vogliamo ascoltare che stanno ancora esaminando. Mittal non vuole mettere neanche un euro, non ha messo mai un euro”. Quanto all’eventuale nazionalizzazione, Palombella ha spiegato: “adesso lo Stato deve mettersi nelle condizioni non di aspettare la Befana, Natale, ma di fare delle scelte che non hanno fatto in questi anni: gestire l’azienda”.
Per il leader della Fiom, Michele De Palma, arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro, “la questione ormai non è più rinviabile. C’è una situazione degli impianti drammatica, una condizione di rischio pe la salute e la sicurezza delle persone e, visto che Arcelor Mittal ha deciso di non investire negli impianti italiani, è del tutto evidente che il governo deve salire in maggioranza, gestire l’azienda e con noi negoziare poi il ragionamento rispetto alla salita produttiva e al processo di acciaio verde di cui il nostro Paese ha bisogno”.
“Il governo capisca che il tempo è finito – ha detto il leader della Fim, Roberto Benaglia presente all’incontro- e che da oggi deve partire un confronto con noi per il salvataggio dell’Ilva: questa è la questione centrale e fondamentale”.
“Quest’azienda, da sola, sta andando a chiudere, si sta fermando” ed “abbiamo bisogno di un progetto di salvataggio che metta in sicurezza gli impianti, gli investimenti e l’occupazione”. E “noi temiamo che il governo sia indeciso, sia diviso e prenda tempo. Prendere tempo non serve più, è il quarto incontro, venerdì c’è la quarta assemblea e il rischio di non pagare più gli stipendi”, ha aggiunto concludendo: “da oggi il governo deve assumersi la responsabilità anche di andare nel capitale” dell’ex Ilva.
Infine, dalle prime luci dell`alba i lavoratori dell`Ex Ilva di Taranto si sono mobilitati scioperando e bloccando i cancelli dell`acciaieria, in attesa dell’incontro previsto oggi a Palazzo Chigi. “I lavoratori sono esasperati, ha sottolineato l’Usb – chiedono lavoro e tutele per l`ambiente e la salute. Le richieste al governo sono chiare: Arcelor Mittal se ne deve andare, basta speculazione del privato, l`azienda va nazionalizzata subito!”, conclude il sindacato.
Intanto è in corso un presidio dei lavoratori dell’ex Ilva davanti all’ingresso della Galleria Sordi, dato che piazza Colonna oggi è stata chiusa. Circa un centinaio di persone manifestano con bandiere e striscioni. “Rispetto, rispetto” e “Lavoro, salute, occupazione” alcuni degli slogan scanditi. I manifestanti hanno portato anche una tenda perché – spiegano – “siamo pronti a passare qua anche la notte per avere risposte”.
E.G.