Ieri, due notizie nella vicenda della ex Ilva. Due notizie provenienti entrambe da Roma, e, anzi, dallo stesso luogo: via Giovanni Paisiello, un’elegante via residenziale, sede anche di importanti uffici professionali, sita nel quartiere Parioli.
Prima notizia. È qui che, a metà mattinata, fra le 10:00 e le 12:00, i Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia hanno ricevuto una delegazione dei sindacati dei metalmeccanici, ovvero delle organizzazioni che rappresentano i lavoratori dipendenti della stessa AdI.
Seconda notizia: è da qui che, dopo l’incontro, gli stessi Commissari sono partiti alla volta di Baku, capitale dell’Azerbaigian, ove hanno un appuntamento con i vertici di Baku Steel Company, il gruppo siderurgico azero la cui offerta ha fin qui prevalso rispetto a quelle formulate dagli altri candidati all’acquisto di AdI.
Partiamo dunque da questa seconda notizia. Che è estremamente scarna, ma ci dice comunque qualcosa. Ovvero che le trattative per la vendita di AdI, la società pubblico-privata che ha ereditato stabilimenti e pertinenze della ex Ilva, è tutt’ora in corso e, anzi, sta forse entrando adesso in quella che potrebbe essere la sua fase decisiva: la definizione del piano industriale della futura azienda siderurgica.
Ma torniamo alla prima notizia. Qui il punto da sottolineare è che mentre la trattativa procede, con una riservatezza che ci appare anche comprensibile rispetto alla delicatezza dei suoi vari passaggi interni, i sindacati sono all’oscuro di tutto. E ciò li lascia ovviamente insoddisfatti. Anche perché la loro base è fatta di lavoratrici e lavoratori il cui destino occupazionale e professionale dipende in larga misura dai risultati del negoziato in corso.
Eccoci dunque all’incontro svoltosi in mattinata a via Paisiello. Da una parte, Giovanni Fiori, Davide Tabarelli e Giancarlo Quaranta, ovvero i Commissari di Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria. Dall’altra, Michele De Palma, Rocco Palombella e Ferdinando Uliano, ovvero i Segretari generali, rispettivamente, di Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fim-Cisl, accompagnati dai responsabili per la siderurgia delle tre organizzazioni; rispettivamente, Loris Scarpa, Guglielmo Gambardella e Valerio D’Alò.
A fine mattinata, Loris Scarpa (Fiom-Cgil) ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sottolineato che “l’incontro tra i Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e le organizzazioni sindacali, che si è tenuto oggi a Roma, non è l’inizio di una trattativa”. Infatti, ha precisato Scarpa, “dall’incontro usciamo senza essere a conoscenza del piano industriale di Baku Steel”.
Scarpa ha poi detto che “abbiamo precisato con nettezza ai Commissari straordinari che i lavoratori e le organizzazioni sindacali non possono continuare ad apprendere dagli organi di stampa i possibili contenuti del negoziato con gli azeri. Ora è il momento in cui i lavoratori e il sindacato siano partecipi e protagonisti della discussione”.
In particolare, ancora con le parole di Scarpa, “la Fiom-Cgil ribadisce che è necessario che siano garantite l’integrità del gruppo siderurgico, la tutela di tutta l’occupazione e la presenza pubblica nel capitale della futura società”.
Parlando a nome della Uilm, Rocco Palombella e Guglielmo Gambardella hanno detto: “Abbiamo chiesto ai Commissari di conoscere il piano definitivo di Baku Steel, insieme a tutte le altre condizioni richieste dal Gruppo dell’Azerbaigian”. “Abbiamo quindi ribadito – hanno detto ancora Palombella e Gambardella – la nostra richiesta di valutare il piano industriale prima della conclusione della trattativa (…) per avere la possibilità di discutere soprattutto se, come ha precisato Fiori, sarà vincolato a un accordo sindacale. Vorremmo anche affrontare la questione e i tempi della transizione dal ciclo integrato a quello elettrico, in funzione della salvaguardia di tutta l’occupazione.”
Palombella e Gambardella hanno poi sottolineato l’importanza de “l’impegno assunto dai Commissari su un aggiornamento del tavolo di confronto man mano che il negoziato con Baku maturerà nelle prossime settimane”. Infine, i due dirigenti Uilm hanno ribadito che “tutti i lavoratori andranno salvaguardati, insieme all’ambiente e alla produzione”.
@Fernando_Liuzzi