I commissari dell’ex Ilva hanno scelto: l’offerta migliore risulta essere quella del gruppo azero Baku Steel, che, supportato dallo stesso governo dell’Azerbaijan, avrebbe superato anche quella degli indiani di Jindal. L’annuncio arriva dal ministro delle imprese Adolfo Urso:_”i commissari mi hanno preannunciato che oggi invieranno una richiesta formale per essere autorizzati a un negoziato con il soggetto che ha fatto la proposta migliore, e che verosimilmente sarà quella appunto della compagine azera’’.
Ma i sindacati insorgono: “Prima dell’avvio della trattativa con gli azeri -avverte Rocco Palombella, della Uilm-diventa imprescindibile un incontro sindacale per conoscere i contenuti dell`offerta presentata e ritenuta migliore dai commissari e dal Mimit, come abbiamo chiesto all’ultimo incontro a Palazzo Chigi. Le indiscrezioni che leggiamo sulla stampa sono preoccupanti perché si parla di un piano che rischia di distruggere la produzione di acciaio e di provocare migliaia di esuberi. Non dobbiamo ripetere gli errori del passato.Vogliamo conoscere e negoziare il piano industriale, gli investimenti ambientali e tecnologici, i livelli occupazionali. Fermatevi prima di assumere posizioni irreversibili. Non accetteremo pacchi preconfezionati”.
Anche la Fim è “attenta” e “vigile” sul futuro dell’Ex Ilva. “Non siamo affezionati al nome e alla nazionalità, ma saremo attentissimi al piano proposto”, afferma il segretario nazionale Valerio D`Alò sottolineando l’importanza di un approccio che tenga conto non solo degli aspetti economici, ma anche della salvaguardia dei posti di lavoro e della sostenibilità ambientale.
La categoria dei metalmeccanici della Cisl evidenzia la necessità di un coinvolgimento diretto e trasparente da parte del Governo: “Attendiamo di conoscere come lo Stato declinerà la volontà di essere presente. È fondamentale che il Governo non ripeta gli errori del passato, come quelli commessi durante la gestione di ArcelorMittal, quando le trattative avvenivano senza un adeguato coinvolgimento delle parti sociali. Non faccia l’errore di stipulare un contratto e solo in un secondo momento coinvolgerci”. La proposta della cordata azera, che è stata definita la migliore dai commissari, “rappresenta un’opportunità significativa per il futuro dell`ex Ilva e dell`industria siderurgica italiana – aggiunge – è essenziale che le scelte siano fatte con la massima attenzione e che il piano industriale che verrà presentato tenga conto delle esigenze dei lavoratori e delle comunità locali”.
“Nessuna trattativa senza i lavoratori”, avverte la Fiom: “Apprendiamo dagli organi di stampa che il Governo e i commissari straordinari hanno deciso di avviare la trattativa esclusiva con Baku Steel riguardo alla procedura di vendita dell’ex Ilva. Quanto discusso nell’ultimo incontro a Palazzo Chigi dell`11 marzo deve essere messo in pratica, occorre mettere a conoscenza il sindacato della proposta di Baku Steel e di come i commissari intendano affrontare il negoziato”. Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom. “Questo deve servire affinché le organizzazioni sindacali possano portare nel negoziato le proprie richieste unitarie: la garanzia della piana occupazione, la decarbonizzazione, l’integrità del gruppo, la presenza pubblica dello Stato – aggiunge – questo deve essere fatto subito. È il tempo in cui tutti i soggetti dovranno essere partecipi. I precedenti Governi hanno condotto trattative segrete, ora i lavoratori devono essere protagonisti di questa discussione fin da subito”.
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