I segretari generali di Fim Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato una lettera alla Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti sulla situazione drammatica dell’ex Ilva.
“Il secondo rinvio dell’Assemblea dei soci – scrivono i leader metalmeccanici – segna un ulteriore e grave atto di irresponsabilità che conferma le nostre denunce della mancanza di volontà, da parte di entrambi i soci, di voler risolvere la vertenza positivamente salvando un asset industriale strategico del nostro Paese e 20mila posti di lavoro”.
“Il tempo che trascorrerà fino alla prossima riunione, prevista il prossimo 6 dicembre – aggiungono – comporterà un ulteriore peggioramento del gruppo siderurgico, già al collasso per una gestione fallimentare, con deterioramento degli impianti, delle condizioni di sicurezza e della sofferenza di migliaia di famiglie sia dei lavoratori diretti, già duramente provate dagli ammortizzatori sociali da anni utilizzati per fare cassa e non consentire la risalita produttiva, che del mondo degli appalti e dei lavoratori di Ilva in AS”.
“L’assenza di comunicazioni ufficiali in merito al confronto fra i due azionisti, gli annunci e le smentite a mezzo stampa delle ultime ore, rendono ancora più drammatica la situazione e aggravano il disagio sociale fino a renderlo insostenibile” continuano.
“Vi chiediamo – proseguono – di prevedere una convocazione urgente per ricevere un aggiornamento sulla vertenza e sulle decisioni che il governo intende assumere per la risoluzione della crisi dell’ex Ilva, come da impegno preso nell’ultimo incontro del 9 novembre scorso. In mancanza della suddetta convocazione vi annunciamo fin da ora una nostra autoconvocazione presso Palazzo Chigi”, concludono.
e.m.