Brusco rallentamento dell’inflazione nell’area euro. Secondo la stima preliminare di Eurostat, a marzo la crescita media dei prezzi al consumo si è ridimensionata all’1,5%, dal +2% segnato a febbraio.
Un calmieramento cui hanno contribuito le voci che, all’opposto, nei mesi precedenti avevano sospinto la corsa rialzista: sull’energia i prezzi si sono attestati al +7,3% a marzo, dal +9,3% di febbraio, su alimentari, alcolici e tabacchi si è verificato un +1,8% dal +2,5% di febbraio.
Peraltro, aggiunge Eurostat, a marzo si è anche verificato un rallentamento dell’inflazione di fondo, l’indice deputato dalle voci ritenute più volatili, al +0,7% dal +0,9% di febbraio. Dati che attenuano le pressioni sulla Bce, laddove l’impennata inflazionistica aveva finora sollevato interrogativi sul proseguimento del massiccio piano di stimoli dell’istituzione.