“I lavoratori dipendenti che UNI-Europa rappresenta devono affrontare a una gran quantità di problemi legati all’introduzione dell’euro all’inizio del 2002. Mi preoccupa l’impatto che questo cambiamento storico avrà sulle condizioni di lavoro e sull’occupazione dei lavoratori interessati, che non sono sufficientemente preparati e consultati”, ha dichiarato Bernadette Tesch-Segol, dirigente di UNI-Europa, organizzazione membro della CE. In effetti, la produzione di 14,5 miliardi di nuovi biglietti , la riconversione, i cambi e il trasporto porteranno al deterioramento delle condizioni di lavoro in termini di ore straordinarie, di stress crescente, e di sicurezza per i lavoratori della stampa, del commercio, delle banche e delle agenzie di sicurezza. La diminuzione del volume dei biglietti porterà a medio termine alla perdita di posti di lavoro per i dipendenti delle imprese di stampa e delle banche, che fino ad ora non hanno alcuna garanzia di occupazione. Secondo UNI-Europa l’introduzione dell’euro e la ristrutturazione industriale continua determineranno una perdita di 200.000 posti di lavoro nel settore delle banche.
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