La manovra di correzione dei conti pubblici “come tutte le manovre arrabattate, c’è il rischio che possa reprimere la crescita”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in occasione di una tavola rotonda organizzata dal gruppo Unipol. “Ieri l’Ocse ci ha già avvertiti: se si fanno solo manovre depressive, di tagli, il rischio è questo”, ha detto Epifani ripetendo quanto già sostenuto ieri che si tratti di una manovra iniqua perchè “se un cittadino guadagna un milione di euro non mette un centesimo e se invece fa l’infermiere o l’impiegato partecipa al sacrificio richiesto. Per Epifani c’è solo una iniziativa, in tutto il complesso della manovra che potrebbe servire a sostenere lo sviluppo, quella dell’azzeramento dell’Irap per le aziende del Mezzogiorno: “peccato che si tratti delle stesse regioni per le quali, essendo in deficit, le amministrazioni saranno costrette ad alzare le tasse, quindi – ha concluso – una mano da e l’altra prende”. Nessuna prospettiva infine per i giovani per i quali, secondo Epifani, non ci sono prospettive di assunzione nel privato mentre si blocca il turn over nella pubblica amministrazione. (FRN)
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