Eni è stato tra le aziende pioniere nel considerare il welfare aziendale come un valore, uno strumento per trasformare il benessere delle proprie risorse in un vantaggio competitivo.
Il welfare in Eni ha una storia antica che inizia nel dopoguerra con la volontà di Enrico Mattei di favorire il worklife balance (la conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro) e di rendere più confortevole per i dipendenti l’ambiente di lavoro. Nacquero così Metanopoli, la “città del metano” alle porte di Milano voluta da Mattei per i lavoratori Eni, e i palazzi di Roma e San Donato Milanese, esempi di architettura ed ergonomia.
Il welfare, spiega l’azienda, rappresenta una leva molto importante all’interno della gestione delle risorse umane e della collaborazione con i dipendenti. Gli obiettivi aziendali sono quelli di attrarre talenti, ma anche aumentare le motivazioni a restare in azienda e rafforzare il senso di appartenenza.
Due sono le origini delle iniziative di welfare aziendale: la contrattazione collettiva e le scelte unilaterali del management aziendale. I servizi sono presenti nei diversi siti aziendali con una distribuzione asimmetrica tra i vari territori in base alle effettive necessità dei dipendenti. Eni, infatti, ha una distribuzione capillare sul territorio e passa da grandi metropoli come Roma e Milano, a grandi centri urbani come Palermo, Napoli e Torino, a piccole realtà come Mantova e Ravenna. Ad esempio in una metropoli come Milano, dove molti lavoratori provengono da realtà limitrofe, è stato aperto un asilo nido aziendale che ha aiutato i dipendenti a conciliare meglio i tempi di vita con quelli di lavoro.
Gli asili nido rappresentano una delle iniziative a supporto delle esigenze familiari. Tra le altre i campus estivi in città per il periodo di chiusura delle scuole per i ragazzi di età compresa tra i 4 e i 16 anni. Ancora, i soggiorni estivi residenziali di due settimane e quelli tematici, incentrati ad esempio sull’apprendimento della lingua inglese e su temi quali l’ecologia ambientale, con costo completamente a carico dell’azienda.
Il Progetto welfare Eni, attivato nel 2007, comprende, oltre alle iniziative rivolte alla famiglia, altre aree di servizi per i principali capitoli: salute e benessere, convenzioni, alimentazione.
Sono molte, ad esempio, le iniziative in tema di salute riassunte in un portale dedicato ai dipendenti in cui è possibile informarsi sui migliori stili di vita. Ancora c’è una forte attenzione alla prevenzione in campo sanitario, con la possibilità di sottoporsi a visite gratuite per la diagnosi precoce di alcuni tra i più frequenti tumori. Il programma benessere, infine, prevede convenzioni con palestre nelle vicinanze degli uffici di Milano e Roma.
Un altro aspetto in cui Eni ha molto investito negli anni riguarda la ristorazione. L’azienda si è distinta per la varietà dei menù, con attenzione anche ai cambiamenti culturali, alla preparazione di cibi di altri paesi come il kebab, alla presenza di prodotti equosolidali e vegetariani. Negli edifici, poi, sono molto diffuse le macchinette che offrono una ricca varietà di prodotti dalle bevande calde, alle spremute di arance e gelati, e distributori del latte al prezzo di vendita scontato di un euro. È presente anche il servizio di take away di piatti pronti che viene utilizzato soprattutto dai giovani dipendenti.