Sono entrate nel vivo le trattative per il rinnovo del contratto nazionale del Energia Petrolio. Nel primo incontro sindacati e parte datoriale hanno firmato un verbale in cui si sono fissati una serie di incontri tecnici. Il primo di questi incontri si è tenuto pochi giorni fa. Si è trattato di un tavolo tecnico in cui si è discusso dell’allargamento del perimetro contrattuale e del sistema di inquadramento.
Riguardo al primo punto si è parlato di una possibile unificazione con il contratto del Gas-Acqua. Alfredo Pasquali, assistente per le relazioni industriali del presidente di Confindustria Energia, ha confermato la volontà di proporre l’unione dei due contratti in quanto i settori sono estremamente interconnessi e l’unione porterebbe molti vantaggi. Per la parte datoriale bisogna coinvolgere “tutte le associazioni e i sindacati, perché solamente in questo modo si potrebbe procedere velocemente all’unione”. Per quanto riguarda il sistema di inquadramento le parti hanno discusso di un superamento dell’attuale sistema basato su 6 categorie, ognuna con livelli intermedi (Crea). Si sta discutendo di aumentare la parte del salario che dipende dall’apporto individuale. Il prossimo incontro si terrà il 28 agosto e si parlerà di partecipazione e della possibilità di costituire organi di sorveglianza ispirandosi al modello tedesco.
Non sono invece ancora partite le trattative per rinnovo del contratto nazionale del settore del Gas Acqua. I sindacati hanno varato le piattaforme e le hanno mandate alla parte datoriale. Tra le richieste sindacali la costituzione di Consigli di sorveglianza, un incremento salariale compreso tra il 7 e il 9%, un aumento delle ore di formazione su ambiente e sicurezza, linee-guida sugli appalti, lotta serrata alla precarietà. Uno dei punti ancora da chiarire è se via o no la volontà di unificare il contratto con quello dell’energia e petrolio.
Per quanto riguarda gli integrativi aziendali sono tutti in scadenza ed il primo che aprirà il tavolo per le trattative sarà l’Eni.
Vertenze
Il percorso per il rilancio degli stabilimenti dell’Eurallumina di Portovesme e’ stato individuato nel corso di un incontro che si e’ svolto il 3 agosto nella sede del ministero dello Sviluppo Economico. Il governo ha riferito che i dirigenti della Rusal hanno confermato la strategicità di Eurallumina per i propri programmi di sviluppo. In particolare l’esecutivo ha informato i sindacati sulle questioni discusse che riguardano la costituzione della NewCo tra la Regione Sardegna ed Eurallumina per la realizzazione dell’impianto di cogenerazione e relativo contratto di sviluppo; la rimodulazione del contratto di programma per la modifica degli impianti, necessaria alla lavorazione delle bauxite africane; l’esigenza di disporre del bacino fanghi rossi nonché della sua espansione; la rimodulazione degli ammortizzatori sociali e la necessità di attivare per un anno, a partire dal 1 gennaio 2013, la cassa integrazione straordinaria per crisi, con l’attivazione delle previste procedure; le questioni connesse al rimborso del credito Iva alle società del Gruppo Rusal per il quale e’ già stato avviato il necessario rapporto con l’Agenzia delle Entrate. Queste ed altre tematiche verranno opportunamente formalizzate in un protocollo d’intesa che le parti stanno discutendo e che verrà esaminato nel corso di una nuova riunione, già convocata dal Mse per il 27 settembre. (LF)