In merito alle denunce dei sindacati rispetto alle gare per i servizi di call center, Enel dichiara in una nota stampa che “le gare rispondono rigorosamente ai requisiti previsti dalla legge” e “non è mai stato applicato il criterio del massimo ribasso.”
A causa infatti delle assegnazioni a nuove ditte del servizio, si potrebbero avviare già dal mese di marzo 8000 procedure di licenziamento. Come ha spiegato il segretario nazionale Slc-Cgil responsabile dell’area reti TLC, Michele Azzola a Il Diario del Lavoro i sindacati chiedono il rispetto della legge e quindi l’applicazione della clausola sociale così come previsto nella nuova legge sugli Appalti altrimenti “ci troveremo di fonte a famiglie azzerate per meri incentivi economici ai manager. Le reazioni non saranno semplici e questo porta preoccupazione“.
“La gara in questione – continua Enel nella nota – è stata bandita prima dell’entrata in vigore della norma che la prevede, tuttora in via di definizione. Enel ha comunque avviato un dialogo con i fornitori di servizi, le istituzioni competenti e con il Governo per esaminare tutte le possibili soluzioni”.