L’intesa raggiunta al ministero dello Sviluppo Economico è un “risultato importante che scongiura i licenziamenti e tutela il lavoro, e guarda al futuro con gli impegni dell’azienda e la conduzione della reindustrializzazione da parte di Invitalia”. Così il segretario nazionale Fim Cisl Nicola Alberta a margine dell’incontro tenutosi oggi al Mise sulla vicenda Embraco. Alberta ha sottolineato che il Governo “ha fatto la sua parte nella vertenza e nell’approntamento di provvedimenti nuovi e decisivi per affrontare le delocalizzazioni e favorire la conservazione del patrimonio industriale nel nostro Paese”.
Quanto ai lavoratori Embraco, tiene a far notare Alberta, “hanno attuato una lotta generosa per difendere il lavoro e il futuro del territorio, e oggi ottengono un risultato positivo che premia il loro impegno”.
Il ministero, presente il ministro Carlo Calenda, ricorda la nota di Fim Cisl, ha proposto un verbale discusso e condiviso con azienda e organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Regione Piemonte, per la quale era presente il presidente Sergio Chiamparino. Il percorso prevede che da qui a fine 2018 tutti i lavoratori rimarranno in forza e a carico di Embraco, e che i 497 licenziamenti previsti saranno congelati sino alla fine di dicembre Sono previste solo uscite volontarie incentivate. Si avvia da subito il processo di reindustrializzazione da parte di Invitalia con l’utilizzo del fondo di sostegno appena approvato dal Cipe, anche con risorse che verranno stanziate da Embraco.
La procedura di legge “sarà conclusa con un mancato accordo sui licenziamenti, mentre è stata ottenuta la garanzia che gli stessi non potranno comunque avvenire durante il percorso entro il 2018. Invitalia si farà carico delle attività e dei lavoratori che rimarranno a fine 2018 al fine di proseguire e completare il processo di reindustrializzazione”, conclude Fim Cisl.