Il Cdr e i giornalisti dell’agenzia Dire proclamano per oggi, venerdì 28 marzo, il quinto sciopero in un mese per il mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio 2025, a cui si aggiunge profonda incertezza per il futuro. Nella giornata di ieri – si legge in una nota dei giornalisti dell’agenzia di stampa -, il Cdr è stato ricevuto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Alberto Barachini, dal quale ha ottenuto rassicurazioni sull’imminente sblocco dei fondi della convenzione per l’ultimo trimestre 2024.
A fronte di ciò, tuttavia, l’editore ha confermato l’intenzione di attendere tale pagamento per corrispondere ai lavoratori gli stipendi mancanti di gennaio e febbraio 2025, costringendo così ad altri giorni di attesa oltre 80 famiglie, tra giornalisti e grafici, ormai stremate dall’insicurezza economica e non più in condizioni di aspettare due stipendi non corrisposti nonostante il lavoro svolto e il notiziario assicurato. Il rischio che esploda una bomba sociale che trascini con sé le famiglie degli oltre 80 dipendenti e che sparisca una realtà editoriale che da 37 anni racconta l`Italia è altissimo.
Ecco perché Cdr e Rsa, a nome dei giornalisti e dei grafici, chiedono ancora una volta all’editore di pagare subito i due stipendi mancanti per intero, che diventano quasi tre per gli ex sospesi, alla luce dello sblocco dei fondi 2024.