Il 16 e 17 maggio 2024 saranno in missione a Roma i rappresentanti delle associazioni che costituiscono il consorzio europeo Media Freedom Rapid Response: Federazione europea dei giornalisti (Efj), Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (Obct), Article 19 Europe, European Centre for Press and Media Freedom (Ecpmf), Free Press Unlimited e International Press Institute (Ipi).
Al centro della visita, temi quali “la crescente pressione politica sull’emittente pubblica Rai, la vendita dell’agenzia di stampa Agi, la riforma delle leggi penali sulla diffamazione, alla luce del crescente numero di cause vessatorie che devono affrontare i giornalisti italiani”, riporta la Federazione Nazionale Stampa Italiana riprendendo le parole degli organizzatori, che annunciano incontri con interlocutori istituzionali, giornalisti, sindacati e società civile.
“Alla luce dei recenti sviluppi legislativi a livello europeo, in particolare l’adozione della direttiva anti-Slapp e l’entrata in vigore del Media Freedom Act, questa missione si propone di analizzare il serio peggioramento degli standard per la libertà dei media nel Paese, richiamando l’attenzione dei politici italiani ed europei sulle violazioni del quadro legislativo europeo”, proseguono le sei associazioni.
La delegazione ha richiesto incontri con parlamentari, rappresentanti del ministero della Giustizia, della commissione Giustizia del Senato, della commissione di Vigilanza Rai e dell’Agcom. La delegazione incontrerà inoltre i rappresentanti di cinque partner locali, Amnesty International Italia, Articolo 21, Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Fnsi e Usigrai, nonché giornalisti e altri soggetti interessati per avviare un dialogo sulla condizione dei media italiani.
La Slc Cgil aderisce all’iniziativa e parteciperà al sit in per la libertà di stampa organizzato per l’occasione dall’Usigrai, giovedì 16 maggio davanti alla sede Rai, a Roma. Lo rende noto il Segretario nazionale, Riccardo Saccone, preoccupato per il progressivo declassamento dell’Italia rispetto all’esercizio di questo “valore democratico irrinunciabile e costituzionalmente sancito e tutelato”.
“La Libertà di stampa è da sempre un pilastro su cui fonda l’azione e l’elaborazione della Cgil e del suo Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione, Slc, -fa sapere Saccone- che esercitano perciò una costante vigilanza democratica sulla sua ampiezza e sulla sua evoluzione”.
“A fronte del declassamento del nostro paese al 58’ posto nella classifica di Reporters Sans Frontieres, -informa il sindacalista- Slc rafforza la sua attenzione ed il suo impegno quotidiano a difesa del pluralismo dell’informazione e dei suoi operatori ed a fianco di quanti -giornalisti minacciati, intimiditi, od operatori esposti sui fronti di guerra- rischiano in proprio per consentire la più ampia conoscenza dei fatti e degli accadimenti di rilievo pubblico”.
“Per questo la Slc sarà presente con una sua delegazione al presidio promosso dal Sindacato dei Giornalisti del Servizio pubblico RadioTelevisivo, Usigrai, con lo Speakers’ Corner. Un’occasione di confronto democratico che darà modo a forze ed organizzazioni diverse di portare il proprio contributo a sostegno della libera espressione di ciascuno che la Carta fondamentale prevede all’articolo 21”.
e.m.