Giornate di passione per l’Ilva, e per Genova, da 48 ore terreno di protesta per i dipendenti del siderurgico. Dopo l’esordio di lunedì, oggi le manifestazioni sono proseguite in modo ancora piu’ acceso: per oltre sette ore l’accesso al casello autostradale di Genova Ovest e la strada sopraelevata Aldo Moro e’ stata bloccata dai manifestanti, mandando letteralmente in tilt il traffico in città.
E domani si ricomincia: la Fiom ha infatti indetto uno sciopero di tutti i lavoratori metalmeccanici, in solidarietà con gli operai di Cornigliano.
Il corteo di mercoledi raggiungerà la prefettura del capoluogo ligure, per chiedere la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi o di un altro rappresentante del governo alla riunione del collegio di vigilanza sull’accordo di programma del prossimo 4 febbraio a Roma.
Oggetto del contendere, com’e’ noto, il mancato rispetto da parte del governo dell’accordo di programma del 2005, indispensabile per garantire i livelli occupazionali all’Ilva. “I metalmeccanici -afferma il segretario della Fiom Cgil di Genova, Manganaro- non possono accettare che il governo si rifiuti di partecipare a un tavolo di confronto così importante sull’accordo di programma. Il messaggio è chiaro: il governo vuole avere le mani libere. Domani tutti i metalmeccanici saranno in piazza e sfileranno in corteo verso il centro della città”.