“Mercoledì mattina Mario Draghi è salito al Colle per un incontro riservato con Sergio Mattarella.
I due si consultano il più delle volte al telefono, ma con lo spread alle stelle e il governo sotto pressione hanno preferito vedersi a quattr`occhi”.
Lo rivela La Stampa secondo la quale il presidente della Banca centrale europea “ha voluto rappresentare di persona i rischi cui andrebbe incontro l`Italia, nel caso in cui i mercati iniziassero ad accanirsi contro i titoli pubblici”.
Secondo la ricostruzione del quotidiano “Draghi ritiene e di sicuro -scrive il quotidiano torinese- al presidente ne avrà parlato, che nel governo italiano ci sia una forte sottovalutazione del contesto in cui si sta scrivendo la manovra”.
Anche perchè “la scommessa dell`ala più radicale della maggioranza sbaglia bersaglio: più che l`atteggiamento delle istituzioni Ue, l`Italia deve temere il declassamento da parte delle agenzie di rating” che potrebbe arrivare a fine ottobre e “provocare danni incalcolabili, moltiplicando la sfiducia sui mercati”.
Senza contare che con lo stop al Quantitative easing, osserva ancora La Stampa, “gli strumenti a disposizione di Draghi sono terminati: dal primo gennaio l`Italia sarà senza rete. In caso di difficoltà avrebbe come unico salvagente il ricorso al cosiddetto «Omt», lo strumento di sostegno finanziario che costringerebbe Roma ad un programma concordato con la Commissione europea e il Fondo salva-Stati. Di fatto il commissariamento del Paese”.