Donald Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Il candidato repubblicano ha raggiunto 267 voti elettorali, avvicinandosi alla soglia necessaria di 270. la candidata democratica Kamala Harris, trincerata nel silenzio, è a 224. “Abbiamo ancora voti da contare e stati da assegnare. Per noi non è ancora finita”, è l’unico commento trapelato dal co-presidente della campagna dem. Ma come spiega “Politico”, la chiave della vittoria di Trump sta proprio nel “crollo del Blue Wall”.
Grande entusiasmo e grida di giubilo all’hotel di Palm Beach, dove Trump ha tenuto il discorso della vittoria. “Abbiamo fatto la storia, abbiamo raggiunto un risultato politico incredibile”, ha detto il neo presidente ai suoi sostenitori, annunciando che “aiuteremo il nostro Paese a guarire”. “L’America ci ha dato un mandato molto forte”, ringraziando “per essere stato rieletto come 47esimo presidente” degli Stati Uniti. Questo risultato, ha aggiunto, è l’inizio di “un’età dell’oro”.
“Molte persone mi hanno detto che Dio mi salvato la vita per un motivo. E quel motivo è salvare il nostro paese e ripristinare la grandezza dell’America. E ora porteremo a termine quella missione insieme”, aggiunge Trump. “È tempo di lasciarci alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni. È tempo di unirci” conclude, promettendo di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. “Niente mi impedirà di mantenere la mia parola. A voi, il popolo, renderemo l’America sicura, forte, prospera, potente e nuovamente libera. E chiedo a ogni cittadino di unirsi a me in questa nobile e giusta impresa. È tempo di lasciarci alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni. È tempo di unirsi e ci proveremo”. Non una parola su Harris, pur essendo stata il suo principale bersaglio durante la campagna elettorale e alla quale ha rivolto epiteti esplicitamente ingiuriosi.
Giubilo nel mondo da parte della politica di destra. A partire dal fedelissimo Benjamin Netanyahu, cui lo stesso Trump si era rivolto con l’auspicio di “finire il lavoro” in quel teatro di guerra che è il medioriente. “Congratulazioni per il più grande ritorno della storia!”, ha scritto Bibi. “Il suo storico ritorno alla Casa Bianca offre un nuovo inizio per l’America e un forte impegno a favore della grande alleanza tra Israele e America. Questa è una vittoria enorme! In vera amicizia”.
Anche la premier Giorgia Meloni si unisce alla soddisfazione per il risultato statunitense. “A nome mio e del governo italiano le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald #Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un`alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”.
E se questo risultato spaventa non poco l’Europa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non si è esentata dalla formalità istituzionale, auspicando “una forte agenda transatlantica. L’Ue e gli Usa sono più che semplici alleati – ha scritto su X – siamo legati da una vera partnership tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Quindi lavoriamo insieme su una forte agenda transatlantica che continui a dare risultati per loro”.
Con gli stessi toni di circospezione, anche il segretario generale della Nato Mark Rutte si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria. “Mi sono appena congratulato con Donald Trump per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. La sua leadership sarà ancora una volta fondamentale per mantenere forte la nostra Alleanza”.
Intanto corrono i futures su Wall Street dopo la vittoria di Donald Trump, con il Dow Jones che, se dovesse salire del 2% oggi in apertura di contrattazioni, metterebbe a segno il più grande rally giornaliero da giugno 2023. Il dollaro è salito ai massimi degli ultimi due anni, mentre il Bitcoin è balzato a un livello record superando la soglia dei 75mila dollari. “Faremo dell’America la capitale cripto del mondo”, aveva detto Trump in campagna elettorale.
Sul fronte dei Treasury, il rendimento a 10 anni è salito a oltre il 4,4% sulle speculazioni che i tagli alle tasse proposti da Trump e altri piani di spesa aumenteranno il deficit fiscale, mentre eventuali tariffe potrebbero riaccendere l’inflazione.
Le materie prime, dal petrolio ai metalli e ai cereali, sono invece scese a causa del rafforzamento del dollaro e dei timori per i dazi sulle merci cinesi.