Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciato dazi del 25% sulle auto importate. I dazi partiranno dal 2 aprile, il giorno “della liberazione dell’America. Per anni siamo stati derubati da quasi tutti i paesi del mondo, sia amici che nemici. Ma quei giorni sono finiti: l’America prima di tutto!!!”. Obiettivo dell’ordine esecutivo firmato da Trump è “una crescita eccezionale” del settore auto negli Usa, uno stimolo per l’industria interna ma una mannaia per le case automobilistiche che dipendono dalle catene di fornitura globale. “Non ci saranno dazi sulle auto se prodotte negli Usa” ha aggiunto, precisando che con i dazi del 25% sulle auto importante, gli Stati Uniti incasseranno una cifra compresa tra 600 milioni e un trilione di dollari. Inoltre, sono previsti incentivi fiscali per chi acquista un’auto prodotta negli Usa con un finanziamento, con a possibilità di detrarre gli interessi dalla dichiarazione dei redditi.
Trump ha poi annunciato che gli Usa imporranno dazi non solo sulle auto, ma anche sui prodotti farmaceutici e sul legname importati. E avverte: “Se l’Unione Europea collabora con il Canada per danneggiare economicamente gli Stati Uniti, verranno imposte tariffe su larga scala, molto più elevate di quelle attualmente previste, su entrambi, per proteggere il migliore amico che ciascuno di questi due Paesi abbia mai avuto!”.
Parte in calo Piazza Affari, con il Ftse Mib che in avvio lascia lo 0,94% e perde quota 39mila punti.
Tonfo di Stellantis a -4,42% e Iveco -2,23%, cali anche per Stmincroelectronics -2% e Mediobanca -1,92%. A Francoforte il Dax lascia l’1,57%, mentre Parigi perde l’1,2%. Madrid perde l’1%, mentre Londra limita al -0,7%. Milano peggiora e in pochi minuti si porta a -1,45%. L’Euro Stoxx 50 flette dell’1,27%. Le peggiori sono le aziende dell’automotive: Stellantis -6%, Mercedes -5,5%, Bmw -4,3% e Volkswagen -3,97%.
“Mi rammarico profondamente per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi sulle esportazioni automobilistiche europee”, commenta la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. “L’industria automobilistica è un motore di innovazione, competitività e posti di lavoro di alta qualità, attraverso catene di approvvigionamento profondamente integrate su entrambe le sponde dell’Atlantico. I dazi sono tasse – ha puntualizzato Von der Leyen -: un male per le imprese, peggio per i consumatori sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea”.
“Valuteremo ora questo annuncio, insieme ad altre misure che gli Stati Uniti stanno prevedendo nei prossimi giorni. L’UE – ha rimarca la presidente della Commissione di Bruxelles – continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando nel contempo i propri interessi economici”.
“In qualità di grande potenza commerciale e di forte comunità di 27 Stati membri – ha concluso – proteggeremo congiuntamente i nostri lavoratori, le nostre imprese e i nostri consumatori in tutta l’Unione europea”.