Domani la Slc/Cgil ha indetto lo sciopero nazionale dei lavoratori del comparto cine-audiovisivo per protestare contro il decreto legislativo che le commissioni di Camera e Senato si apprestano ad approvare e che, secondo il sindacato, “svela l’intenzione di questo governo di indebolire l’industria della produzione audiovisiva indipendente italiana”. Il lavoro nel settore audiovisivo, spiega la Slc, è intermittente e dipende dagli investimenti dei broadcasters, Rai, Mediaset e Sky.
Il sindacato chiede la reintroduzione dell’attribuzione ai produttori indipendenti dei diritti residuali, condizione minima necessaria allo sviluppo di un mercato dell’audiovisivo libero ed efficiente; la reintegrazione delle quote di programmazione di prodotto audiovisivo europeo indipendente “recente” nelle fasce di massimo ascolto del palinsesto televisivo; il recupero delle quote di investimento riservate al cinema e al documentario italiano; l’apertura di un tavolo di confronto tra il Governo, le associazioni di autori e produttori e i sindacati che porti a una riforma ampia e condivisa del sistema audiovisivo nello spirito delle indicazioni comunitarie. (LF)
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