Tutto pronto a Pomigliano per il referendum di domani martedì 22 giugno sull’intesa siglata dalla Fiat con Fim, Uilm, Fismic e Ugl senza la Fiom. La consultazione si svolgerà dalle ore 8 alle 21, lo spoglio inizierà subito e in serata si saprà il risultato. A Pomigliano non ci sarà cassa integrazione: l’azienda ha richiamato al lavoro, su richiesta dei sindacati, tutti i 5.200 dipendenti per agevolare la partecipazione al voto.
Le urne saranno dieci e dovrebbero essere collocate tutte nella sala dove vengono consegnate le buste paga. I turni saranno tre: dalle 8 alle 10 voteranno i lavoratori delle lastrature, della verniciatura e dello stampaggio ex Magneti Marelli, dalle 10 alle 12 gli addetti della 159, gli operai del turno centrale e gli impiegati, dalle 12 alle 14 i dipendenti della 147 (per il secondo turno le fasce orarie saranno rispettivamente 15-17, 17-19 e 19-21).
I circa 310 lavoratori del polo logistico di Nola voteranno dalle 12 alle 14 (primo turno) e dalle 14 alle 16 (secondo). La commissione elettorale si è insediata oggi, vidimerà domani le schede ed eleggerà il presidente. È stato chiesto di partecipare alle operazioni di voto a Cgil, Cisl e Uil campane e a tutti coloro che lo vorranno.
Sabato sera sono scesi in strada lavoratori, capi e quadri del gruppo Fiat per dire sì all’accordo tra azienda e sindacati sul futuro di Pomigliano D’Arco. La manifestazione è stata criticata dal segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. Il sindacalista ha denunciato inoltre l’accesso impedito allo stabilimento ai soli delegati Fiom e ha criticato le altre organizzazioni sindacali per non aver organizzato assemblee per illustrarne i contenuti dell’accordo separato per la giornata di lunedì (in cui non è prevista la ripresa di attività produttiva), cosa che invece sta facendo l’azienda.
La Fiom ribadisce che il referendum del 22 è illegittimo e pertanto il suo esito non è “in alcun modo vincolante”.