Via libera dalla Camera al decreto sull’ex Ilva che consente la continuità produttiva degli impianti. I voti a favore sono stati 140, quelli contrari 91. Non essendo state apportate modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato in prima lettura, il decreto è così convertito in legge.
Per la maggioranza il decreto coniuga il diritto al lavoro e il diritto alla salute, in vista dell’esito della gara per l’acquisizione degli impianti. Critiche dalle opposizione, secondo cui si continuano a spendere risorse per impianti vecchi e nocivi alla salute, togliendo fondi alle bonifiche.
l decreto aumenta di 250 milioni di euro (fino a 400 milioni euro) le risorse che l’amministrazione straordinaria di Ilva spa può trasferire all’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia per assicurare la continuità produttiva. Le risorse vengono attinte dal patrimonio destinato.
Nel corso dell’esame in Commissione al Senato è stata inserita una norma che istituisce un fondo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con una dotazione 80 milioni di euro per integrare le risorse previste per gli interventi di ripristino e bonifica ambientale nell’area di Taranto. Nel dettaglio, per il 2027 è previsto lo stanziamento di 68 milioni di euro e 12 milioni per l’anno 2028.