Il tasso di disoccupazione a gennaio è pari al 12,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti nei dodici mesi. Lo rileva l’Istat secondo cui si tratta del tasso più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. I disoccupati in Italia hanno raggiunto nel 2013 quota 3,1 milioni di persone. Nel 2012 erano 2 milioni 744mila.
Nella media del 2013, il tasso di disoccupazione raggiunge il 12,2% in confronto al 10,7% di un anno prima, in particolare nel Mezzogiorno dove arriva al 19,7%. Inoltre, dall’inizio della crisi, ci sono quasi un milione di occupati in meno.”Tra il 2008 e il 2013, precisa l’Istituto nazionale di statistica, gli occupati sono diminuiti di 984mila unità”.
Per l`occupazione le cifre sono allarmanti: tra il 2012 e il 2013 è calata di 500.000 persone, con il tasso che si attesta al 55,3% (-1 punti percentuali). Il calo dell`occupazione interessa tutti i segmenti del mercato del lavoro: i dipendenti a tempo indeterminato (-190.000 unità, pari a -1,3%), i dipendenti a termine (-146.000, pari a -6,1%) e gli indipendenti (-143.000 unità, pari a -2,5%).
Alla nuova discesa dell`occupazione a tempo pieno (-586.000 unità, pari a -3,1%), si associa un nuovo incremento di quella a tempo parziale (108.000 unità, pari a +2,8%). L`incidenza di quanti svolgono part time involontario sale dal 57,4% del 2012 al 61,6% del 2013.